venerdì 22 aprile 2011

C'era una volta...

C’ era una volta…
Nella lontana preistoria, una donna di nome Mia che trascorreva gran parte della sua giornata occupandosi della prole e dedicandosi alle piantagioni, fu proprio lei a scoprire che da un piccolo seme poteva nascere un albero.
"Proprio come da un seme nasceva un albero, dalla donna nasceva un’altra vita per questo rivestiva un ruolo importante nella società, in quanto simbolo di fertilità".
Passò il tempo e Mia si trovò in un luogo chiamato Egitto, lì cambiò la sua vita, perché essendo straniera e appartenendo a una casta sociale umile, veniva reputata come un oggetto ed era vittima di sfruttamento. Vedeva che le donne appartenenti alle caste più elevate vivevano in condizioni agiate e, venivano rispettate, come le mogli dei faraoni, a differenza delle schiave che non potevano esprimere e condividere con l’ uomo proprie idee così privandole della libertà di parola e di pensiero.
Lungo il suo cammino si trovò in Grecia,qui incontrò un ricco mercante di cui si innamorò e dopo poco tempo divenne sua sposa. Il matrimonio cambiò la vita di Mia infatti non visse più sotto tutela del padre bensì del marito,dopo questo giorno speciale Mia aveva il dovere di rimanere fedele al marito, altrimenti veniva punita severamente. Mia era spesso scoraggiata perché notava che in quel periodo la donna non veniva considerata in base a ciò che pensava ma per la sua condizione estetica in fatti veniva valorizzata con un abbigliamento che rappresentasse gli dei per conquistare una fama gloriosa.
Mia continuò il suo viaggio fino a trovarsi a Roma,dove riscontrò un cambiamento nella quotidianità, infatti pur non avendo gli stessi diritti civili degli uomini non era del tutto esclusa dalla vita sociale ma doveva essere tutelata da una figura maschile...

mercoledì 20 aprile 2011

Donna durante il Fascismo


La politica fascista ebbe nei confronti delle donne un atteggiamento ambivalente, perché aveva il fine di avvicinare le donne al movimento fascista per ottenere il loro consenso.
La donna doveva essere contemporaneamente madre, moglie e massaia e doveva anche farsi portavoce della missione patriottica.
Il diritto di famiglia, disciplinato nel 1865 dal Codice Pisanelli, precludeva alla donna qualsiasi tipo di decisione che avesse natura giuridica o commerciale, se non previa autorizzazione del marito o del padre. La stessa tutela dei figli era considerata una prerogativa esclusivamente maschile.
Con la guerra di Etiopia del 1935, il nazionalismo razzista ed antifemminista si fece ancora più accentuato.
Vennero eliminate tutte le attività che potevano in qualche modo allontanare la donna da quello che il fascismo vedeva come suo unico scopo: sposarsi e mettere al mondo il maggior numero di figli possibile. Al fine di incrementare le nascite, lo Stato vietò l’uso di anticoncezionali ed il ricorso all’aborto.
La presenza del fascismo si avvertiva anche nell’istruzione, perché le bambine per accedere alla scuola media dovevano pagare una tassa doppia rispetto a quella stabilita per i bambini.
Le donne del regime dovevano loro malgrado accettare di vivere secondo lo slogan del Duce: "Per obbedire, badare alla casa, mettere al mondo figli e portare le corna".

Donne Importanti


SCIENZA E MEDICINA
Maria Montessori (31 agosto 1870)
La Montessori è scelta come rappresentante dell’Italia al Congresso Internazionale delle donne che si tiene a Berlino dal 20 al 23 settembre. I temi affrontati sono la pace, le riforme sociali, l’educazione e la questione femminile. Nel suo intervento la Montessori affronta il problema del lavoro femminile, donne sfruttate e mal pagate. Per far fronte a questo problema, chiede che venga approvata la proposta sulla parità salariale tra i due sessi.




SPORTSin dall’ antichità la donna praticava la corsa e veniva sottoposta a riti iniziatori dell’età adulta. Queste attività venivano utilizzare per mostrare il coraggio della donna, nel tempo grazie alla sua determinazione e la
passione nello sport riuscì a classificarsi in diversi campi sportivi molto importanti anche a livelli nazionali:
Margherita Zalaffi è una schermitrice italiana nella specialità del fioretto e della spada. ( 1993)
Valentina Vezzali 2001 è una schermitrice italiana della specialità del fioretto. Prima schermitrice al mondo ad essersi aggiudicata tre medaglie d'oro olimpiche, è vincitrice anche di cinque titoli mondiali e di cinque titoli europei.
Fiona May Iapichino è un atleta di origine britannica ,campionessa mondiale di salto in lungo

Francesca Schiavone è una tennista italiana, campionessa in carica degli Internazionali di Francia femminili. È la prima donna italiana ad aver vinto un torneo del Grande Slam.


Federica Pellegrini è una nuotatrice italiana, attuale detentrice del record del mondo dei 200 e 400 metri femminile stile libero. È l'unica nuotatrice italiana, ed una delle poche europee, ad aver battuto i record del mondo nel nuoto la prima donna italiana ad aver vinto una medaglia d'oro nel nuoto alle Olimpiadi di Pechino del 2008 . Durante i Campionati mondiali di nuoto 2009 a Roma, diventa la prima donna al mondo a scendere sotto i 4 minuti nei 400 metri stile libero con il tempo di 3'59"15.

Anna Tatangelo - Rose Spezzate

martedì 19 aprile 2011

Festa della Donna

La Giornata Internazionale della Donna, comunemente definita Festa della Donna, è una giornata commemorativa celebrata l'8 marzo di ogni anno, che intende ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui esse sono ancora fatte oggetto in molte parti del mondo.

In questo giorno nel lontano 1908, a New York, 129 operaie dell'industria tessile Cotton scioperarono per protestare contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare. Lo sciopero si protrasse per alcuni giorni finché, l'8 marzo, il proprietario Mr. Johnson bloccò tutte le porte della fabbrica per impedire alle operaie di uscire dallo stabilimento. Ci fu un incendio doloso e le 129 operaie prigioniere all'interno dello stabilimento morirono arse dalle fiamme. 



Da allora, l'8 marzo è stata proposta come giornata di lotta internazionale, a favore delle donne.
La scelta di utilizzare la mimosa come simbolo della festa della donna risale al 1946, quando le organizzatrici delle celebrazioni romane cercavano un fiore di stagione economico.

mercoledì 6 aprile 2011

SARAH SCAZZI E YARA GAMBIRASIO

Al giorno d’oggi la violenza sulle donne è quasi sempre in primo piano e spesso si ripercuote su innocenti ragazzine che improvvisamente scompaiono nel nulla e con epiloghi purtroppo tragici.
Due esempi molto attuali sono i casi di Sarah Scazzi e Yara Gambirasio.

Sarah, quindicenne di Avetrana, un piccolo paesino in provincia di Taranto, scomparve improvvisamente il 26 agosto scorso, mentre era uscita da casa per recarsi al mare insieme a sua cugina Sabrina.
Sempre descritta come una ragazza solare, non si riusciva a trovare un valido motivo alla sua scomparsa, finchè, dopo numerose ricerche, suo zio Michele Misseri, confessa di aver ucciso la giovane nipote e ne fa rinvenire il corpo. Dopo vari interrogatori, Misseri accusa anche sua figlia Sabrina, che, si trova attualmente in carcere.
La morte di Sarah è probabilmente riconducibile alla gelosia di Sabrina nei confronti del rapporto di amicizia nato tra Sarah e l’amico comune Ivano. Tuttavia il caso non è ancora stato risolto e sembra ancora lontano il giorno in cui la verità verrà fuori, perché si succedono ancora oggi molti colpi di scena.
 

Yara Gambirasio, ragazzina di tredici anni di Brembate di sopra , provincia di Bergamo, scompare il 26 novembre scorso, durante il tragitto di poche centinaia di metri che separavano la palestra che frequentava ogni giorno e la sua abitazione. Anche in questo caso non vi era un motivo riconducibile ad un possibile allontanamento di Yara dai suoi genitori, e le forze dell’ordine hanno subito provveduto ad iniziare le ricerche.
Dopo un po’ di tempo le accuse ricaddero su un marocchino che venne arrestato per omicidio e occultamento di cadavere, ma subito rilasciato in assenza di prove.
Purtroppo, però, nonostante la speranza che Yara fosse ancora in vita era viva nei genitori e nelle forze dell’ordine, venne ritrovato il suo cadavere pochissime decine di metri da casa, a Ponte San Pietro.
Le indagini stanno tutt’ora proseguendo ma la causa della morte non è ancora chiara.
 
Yara e Sarah sono due ragazzine accomunate, purtroppo, da un tristissimo destino, che ha lasciato col fiato sospeso tutta Italia.

Ciao Lettori!

-Ciao lettori!
Vorremmo parlarvi di una problematica che ha caratterizzato la storia dell’ umanità, e che tutt’oggi  è elemento di discussione e di critica: la condizione della donna. Molte persone hanno espresso la loro opinione riguardo l’ importanza della donna nel corso della storia. Proprio per questo, abbiamo deciso di limitarci esclusivamente a raccontare oggettivamente come la donna veniva osservata e giudicata nelle diverse epoche.