venerdì 22 aprile 2011

C'era una volta...

C’ era una volta…
Nella lontana preistoria, una donna di nome Mia che trascorreva gran parte della sua giornata occupandosi della prole e dedicandosi alle piantagioni, fu proprio lei a scoprire che da un piccolo seme poteva nascere un albero.
"Proprio come da un seme nasceva un albero, dalla donna nasceva un’altra vita per questo rivestiva un ruolo importante nella società, in quanto simbolo di fertilità".
Passò il tempo e Mia si trovò in un luogo chiamato Egitto, lì cambiò la sua vita, perché essendo straniera e appartenendo a una casta sociale umile, veniva reputata come un oggetto ed era vittima di sfruttamento. Vedeva che le donne appartenenti alle caste più elevate vivevano in condizioni agiate e, venivano rispettate, come le mogli dei faraoni, a differenza delle schiave che non potevano esprimere e condividere con l’ uomo proprie idee così privandole della libertà di parola e di pensiero.
Lungo il suo cammino si trovò in Grecia,qui incontrò un ricco mercante di cui si innamorò e dopo poco tempo divenne sua sposa. Il matrimonio cambiò la vita di Mia infatti non visse più sotto tutela del padre bensì del marito,dopo questo giorno speciale Mia aveva il dovere di rimanere fedele al marito, altrimenti veniva punita severamente. Mia era spesso scoraggiata perché notava che in quel periodo la donna non veniva considerata in base a ciò che pensava ma per la sua condizione estetica in fatti veniva valorizzata con un abbigliamento che rappresentasse gli dei per conquistare una fama gloriosa.
Mia continuò il suo viaggio fino a trovarsi a Roma,dove riscontrò un cambiamento nella quotidianità, infatti pur non avendo gli stessi diritti civili degli uomini non era del tutto esclusa dalla vita sociale ma doveva essere tutelata da una figura maschile...

1 commento:

  1. Complimenti, ragazze! Avete avuto davvero una brillante idea nel raccontare la condizione della figura femminile durante la storia attraverso Mia!
    Continuate così!

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